11 novembre 2020

La constanza ferma il "CCC" nella nostra mente

Scritto da: Stefania Rosa

Figuratevi che ad un certo punto, per sdrammatizzare, diedi pure un nome a quel ronzio: il “CCC”, ovvero “Criceto Che Corre” (avete presente il criceto che gira incessantemente nella ruota senza una meta??).

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Se qualche anno fa qualcuno mi avesse detto che io avrei meditato …. avrei risposto con una grassa, grossa risata!

Era tale il chiacchiericcio che avevo nella testa che mai avrei pensato di riuscire a sedermi, chiudere gli occhi e, per almeno 5 minuti, fare il cosiddetto “vuoto mentale”!

Figuratevi che ad un certo punto, per sdrammatizzare, diedi pure un nome a quel ronzio: il “CCC”, ovvero “Criceto Che Corre” (avete presente il criceto che gira incessantemente nella ruota senza una meta??).

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Tentai il mio primo approccio alla meditazione circa 10 anni fa ma con pochi risultati: non riuscivo a praticare tutti i giorni e non vedevo benefici.

Qualche anno dopo, nella biblioteca della mia cittadina, a pochi passi da casa, trovai il volantino di una serata di presentazione della tecnica di Stimolazione Neurale. Appena lo lessi, sentii un tuffo al cuore e capii che dovevo andarci, ancora ignara che sarebbe stata una…… “sliding door”!

Da quel momento iniziai a prendere davvero in mano la mia vita e la mia salute, smettendo di affidarmi solo all’aiuto di altri.

Curiosa per natura ma anche sempre alla ricerca di “prove” che dimostrino l’efficacia e l'autenticità degli strumenti che utilizzo, iniziai fin da subito a meditare e a sperimentare i trattamenti, sia su me stessa che sugli altri.

All'inizio ero un po’ timorosa di mettere le mie mani sugli altri, temevo il loro rifiuto, ma un po’ alla volta ho preso coraggio e iniziato a trattare anche chi mi era vicino.

Ammetto che il percorso inizialmente fu un po’ tortuoso: si era aperto un mondo che fino ad allora conoscevo poco ma la mia testardaggine, unita anche al sostegno del gruppo con il quale mi potevo confrontare per eventuali dubbi, mi rendeva entusiasta nel voler proseguire la mia sperimentazione.

L’avere uno strumento così semplice e, è il caso di dirlo, "alla mano", che mi permetteva di migliorare la mia salute psicofisica ovunque io mi trovassi, confermò ancora una volta quanto ognuno possa prendersi la responsabilità della propria salute, a tutti i livelli.

La meditazione ora è una compagna quotidiana che mi ha permesso di ridurre, assieme ai trattamenti, i miei forti mal di testa, le emicranie e i pensieri negativi e ossessivi che mi hanno condizionata per tantissimi anni e di acquisire lucidità, presenza e la stabilità emotiva che mi mancava.

L’app EU MEDITO, inoltre, si è rivelata uno strumento semplice ed efficace che porto sempre con me, anche nei miei viaggi: l'ho condiviso spesso con amici e compagni viaggiatori conosciuti lungo il Cammino ed ho sempre avuto la sensazione che meditazione e trattamenti aiutassero a dissolvere eventuali barriere linguistiche e culturali e ad avvicinare le nostre anime!

Per me la meditazione rappresenta quello spazio intimo ma espanso dove avviene l'incontro con Sé stessi e si prepara l'incontro con l’Altro.

Con gratitudine, Stefania

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